la spiritualità

"La porta del monastero resta aperta, simbolo dell’apertura dei nostri cuori e delle nostre menti nei confronti di ogni persona."

tratto dal "Progetto di costituzioni della comunità monastica del monastero di San Mosè l’Abissino"

 

La vocazione della comunità monastica al-Khalil (l’Amico di Dio) è caratterizzata da tre priorità e un orizzonte.

La prima priorità è la preghiera, come "vita contemplativa secondo la tradizione siriaca e con un impegno spirituale nell’ambito del contesto cristiano vicino-orientale e arabo-islamico". Una vita contemplativa personale e comunitaria, nella semplicità degli antichi Padri del deserto e del più vicino Charles de Foucauld, e con Maria come "prima e grande maestra nella vita spirituale contemplativa".

La seconda priorità è l’impegno nel lavoro manuale che, "a partire dall’alto esempio della famiglia di Nazaret […] riesce ad unire la persona umana nel suo essere corpo e spirito, responsabile del mondo materiale e della società negli orizzonti del Regno".

La terza priorità è l'ospitalità abramitica, "ospitalità fatta di servizio, misericordia e perdono, ospitalità di saggezza e direzione spirituale, ospitalità della mensa comune e del silenzio, ospitalità dell’accoglienza dell’altro nella sua ricchezza e nel bisogno, il suo carisma particolare e la sua sete spirituale".

L’orizzonte è l'impegno a vivere l’armonia islamo-cristiana. Una consacrazione particolare all'amore di Gesù "per i musulmani come persone e per il mondo musulmano in quanto Umma (Comunità)".
Una chiamata che trae ispirazione anche dalla profonda esperienza spirituale e dalla riflessione intellettuale di Louis Massignon.

L’arabo è la lingua della comunità monastica: la liturgia è celebrata in arabo e si parla arabo. La lingua è un mezzo di autentica inculturazione, è un modo per "approfondire la lingua religiosa dell’Islam" e un aiuto ai cristiani della regione "a ritrovare una lingua comune con i musulmani per dialogare, capirsi, rispettarsi, amarsi" (Innamorato dell’Islam, credente in Gesù, Jaca Book, 2011).

Nota: le citazioni sono tratte dal "Tipico del Monastero di San Mosè l'Abissino (2006)"